W-eye, un passo alla volta verso la vetta

Non sappiamo se sia un merito della materia base in questione, ma siamo certi che a fare da protagonista in questa edizione del Graziella Pagni eyewear Award sia stato, per la categoria innovazione, il legno.

Infatti al secondo posto della classifica in questione troviamo il marchio W-Eye con un prodotto ovviamente in legno. Legno del tutto particolare visto che si tratta di un articolo realizzato secondo tecniche del tutto particolari e con una attenzione al risultato davvero elevatissima.

A parlare con noi di questo occhiale c’è Valentino Mattellone che assieme ala famiglia gestisce questa realtà friulana con grande slanci e soprattutto una voglia di fare bene il proprio lavoro che non sempre si ritrova nel mondo del lavoro.

W-Eye, è bene ricordarlo, è già stata premiata nell’ambito del Graziella Pagni eyewear Award dove nella edizione precedente è arrivata terza nella categoria Innovazione. Quest’anno il risultato è stato ancora migliore.

Valentino: terzi la volta scorsa, secondi quest’anno. Siete abbonati al podio finale di questo contesto internazionale dedicato alla occhialeria indipendente.
“Per certi versi verrebbe proprio da dire che sia così e ne siamo ovviamente contentissimi. Anche considerando che dopo il terzo posto è arrivato il secondo. Quindi siamo sulla strada giusta, verrebbe da dire. Questo nonostante siamo una realtà relativamente giovane, visto che produciamo occhiali dal 2010 e che quindi non abbiamo alle spalle la storia e la tradizione di altri marchi in questo settore. Però abbiamo avuto il merito di credere in un progetto e di aprire una strada.

Questo diventa ancora più importante e significativo quando ci si ritrova in giornate come questa in cui c’è la possibilità di incontrare decine di colleghi e centinaia di ottici e operatori del settore. È un modo molto bello per imparare a fare squadra a livello di comparto. Il mondo dell’occhialeria indipendente ne ha bisogno e credo che potersi confrontare fra di noi sia una ottima chance per migliorarci, anche scambiandoci idee e considerazioni.”

Quindi dopo il terzo e il secondo posto vi manca solo la vetta. È un pensiero che state riservando all’anno prossimo?
“A chi non piacerebbe completare un triplete come questo? Però credo che sia presto per dirlo. Adesso siamo concentrati sulle nostre attività produttive e sulla produzione.

È inevitabile che ci siano delle idee in ballo e che queste idee vengano per ora coltivate con delicatezza in attesa di poterle far emergere. Il nostro compito ora è crescere nel nostro mondo, con i nostri materiali e le nostre idee che ci accompagnano da anni. Poi se fra un anno l’idea che coviamo potrà essere già matura non lo possiamo dire ancora. Non credo si debba avere fretta. Abbiamo fato un passo avanti e ce ne manca ancora uno. Lavoreremo per fare anche questo ulteriore passaggio. Ovviamente l’obiettivo è la vetta, anche se non vogliamo e dobbiamo mordere il freno.”