BDO Eyewear, tecnica al servizio della bellezza

Dalla taverna di casa ad una realtà consolidata. Questa la sintesi della storia di un’azienda fondata da due fratelli meno di vent’anni fa e che si è conquistata un ruolo significativo sul mercato.

Ci sono due fratelli alla base della nascita di BDO Eyewear di Abbiategrasso, in provincia di Milano. Per essere precisi si tratta di due figli d’arte, visto che il loro papà è stato per molti anni nel settore dell’occhialeria. Ed è proprio partendo da questa esperienza paterna che Davide e Riccardo Bertani iniziarono ancora da ragazzi la loro attività.

La vostra storia imprenditoriale nasce nella prima decade di questo secolo. Quali i motivi che vi hanno spinto in questa direzione?
“Dobbiamo tornare al 2004 per ritrovare le nostre origini da imprenditori. A quel tempo ero all’inizio del mio percorso universitario e mio fratello studiava ancora. Papà che era un commerciale proprio nel nostro settore, spesso si lamentava che i suoi clienti gli chiedessero tipologie di prodotti che lui non aveva a disposizione e quindi non potevano produrre. Così decidemmo, quasi per gioco di proporli noi e ci mettemmo nella taverna di casa dove nacque la Davide e Riccardo la Bertani Distribuzioni Ottiche. Da questa nacque poi nel 2006 B.D.O. e successivamente nel 2017 B.D.O srl Italian eyewear group. Inizialmente trattavamo solo prodotto sole, principalmente per bambino e nei modelli sportivi. Le cose partirono subito bene, tanto che in un lasso di tempo piuttosto breve questo diventò il nostro lavoro.”

Partiti con il sole ma oggi principalmente modelli da vista. Come avviene il passaggio?
“Direi che è stato tutto molto naturale e inevitabile. Anche perché il mercato dell’occhiale da vista ha un ruolo molto più centrale nella attività degli ottici. Per rendersene conto basta entrare in un negozio di ottica. Oggi la nostra produzione si è assestata su modelli da vista e anche se con numeri inferiori restiamo anche sul mercato del sole.”

Come è suddivisa la vostra offerta?
“Oggi il nostro marchio poggia su cinque differenti marchi di proprietà (Obert, Icolor, Start, Starty, Blu up) ed è distributrice sul mercato italiano di diversi brand. Nostra caratteristica peculiare è offrire sempre un rapporto prezzo/qualità molto conveniente pur mantenendo una offerta ampia e variegata. Nel caso specifico il marchio di punta è Obert. Si tratta del nostro brand assolutamente made in Italy e soprattutto legato al fatto che siamo di Abbiategrasso che è in provincia di Milano. Non a caso nel marchio Obert che in verità si chiama Obert Milano Eyewear, si trova un richiamo alla facciata del Duomo del nostro capoluogo. Ovviamente questa collezione è realizzata interamente in Italia seguendo quindi processi e livelli qualitativi con standard superiori.”

A cosa si deve la decisione di ampliare l’offerta passando anche a un prodotto totalmente made in Italy?
“Credo che sia per un produttore italiano una scelta quasi obbligata. La qualità del made in Italy è sicuramente elevata ed è altrettanto vero che spesso non è sufficiente avere ideato degli occhiali in Italia per farne un modello assimilabile all’Italia. Il made in Italy ha dalla sua parecchie qualità che spesso non sembrano essere preminenti, anche se lo sono, senza ombra di dubbio. Il primo è la qualità del prodotto che è sicuramente molto elevata, e si vede. Poi c’è anche da sottolineare che un occhiale davvero made in Italy è senza dubbio un prodotto di livello più alto e che gode di un blasone che quasi nessuno, se non nessuno in assoluto, può rivendicare. Poi per noi è anche una scelta per ribadire un concetto, una pertinenza territoriale di cui siamo molto fieri.”
Parliamo di prodotto: quali le linee guida che spingono le vostre realizzazioni?
“Il nostro è in primo logo un approccio da ottici. Ed è quello che ci hanno insegnato per anni. L’occhiale per prima cosa deve fare l’occhiale. Quindi deve permettere a chi lo indossa di vederci bene. Gli occhiali quindi devono rispondere a dei parametri specifici che garantiscano lo scopo per cui nascono. Una volta stabiliti i parametri non valicabili, si può giocare con le forme e i colori. È molto importante riuscire a lavorare sulle forme, sugli spessori, sui colori, per mantenere una identità di base che renda il marchio riconoscibile. Nel nostro caso abbiamo anche deciso di adottare il clip-on per migliorare la qualità di vita di chi utilizza. Credo che il fatto di partire proprio da una conoscenza molto tecnica sia il modo per garantire un prodotto ben ostruito perché ben pensato e ideato.

Lo so è strano sentire un produttore di occhiali parlare di rifrazione diottrie ecc ecc. ma credo che sia il punto indispensabile per creare prodotti che anche se utilizzati per correggere difetti visivi importanti non risultino mai sgradevoli alla vista. Quante volte capita di vedere un paio di occhiali piacevoli e poi, guardandoli dal lato e non di fronte ci accorgiamo che le lenti troppo spesse ne mortificano i pregi estetici? Ecco, noi lavoriamo molto anche su questi aspetti.”