Il Gran Premio dell’eleganza del Graziella Pagni Eyewear Award quest’anno è stato vinto da Bobsdrunk con un modello disegnato da Riccardo Bronzetti e ritirato dallo stesso Bronzetti e da Gaia Gerolini.
Il gran Premio dell’eleganza segue criteri lievemente differenti dagli altri premi e rappresentata per certi versi un apice importante per chi dell’eleganza ha fatto un punto di confronto per i propri modelli.
Non crediamo che il premio a Bobsdrunk sia una casualità. Anzi siamo certi che la giuria si sia espressa in questo modo proprio perché si tratta di un occhiale che non travalica le tradizioni della azienda,ma le consolida dandone una chiave di lettura più armonica e appunto, elegante.
Il modello in questione che si è aggiudicato il riconoscimento degli ottici intervenuti a Firenze è l’evoluzione di un modello molto noto del marchio YY.
Riccardo Bronzetti, da dove nasce l’idea per questo modello così apprezzato e comunque particolare?
“Si tratta di un modello che affonda le proprie radici in un occhiale che rappresenta bene il nostro marchio ed è oltre tutto uno dei nostri best seller. Partendo da qui, da un occhiale un po’ aggressivo abbiamo deciso di fare una versione femminile.
Ci gratifica molto il premio ricevuto perché si tratta di un premio dato da esperti e riferito a un aspetto che a noi sta molto a cuore: l’eleganza. In questo caso si tratta di un occhiale in combinato (metallo e acetato) che pur non avendo tradito le sue origini, nella versione femminile è caratterizzato da una sensualità molto interessante e da una unicità di approccio davvero interessante.
Devo dire che fra i nostri modelli, questo è uno di quelli che preferisco in assoluto.”
Gaia, un riconoscimento come questo non è solo un premio al lavoro, ma anche un incentivo a guardare verso il futuro. Per voi cosa significa in particolare?
“Per noi è una sfida, un impegno a lavorare sempre con maggiore attenzione, continuando nel solco della innovazione sia nei materiali sia nelle soluzioni estetiche. Un riconoscimento può essere interpretato in due modi differenti: punto di arrivo o di partenza. Dipende da come si ragiona.
Noi lo vediamo come partenza come viatico a un futuro in cui dovremo mostrare ogni giorno di essercelo meritati e per questo non possiamo che essere contenti. Certo questo significa un’ulteriore crescita del nostro impegno, ma credo che sia la cosa inevitabile e giusta da fare per proseguire nel modo migliore la nostra avventura. Se poi traduciamo questi concetti in termini pratici significa che dobbiamo essere sempre più orientati alla ricerca, all’innovazione, alla qualità del prodotto che nel nostro caso è rigorosamente italiana.
È un impegno, è vero, ma è anche una opportunità che abbiamo seguito per anni e che pensiamo di dover onorare proprio ora che ne abbiamo la possibilità.