Vega, la capacità di “leggere” il mercato

Visione sul prodotto e sulle politiche commerciali sono il punto di partenza della strategia di Vega, fondata nel 1990 da Vincenzo Cinque

Vincenzo Cinque ci ha spiegato quanto è importante la professionalità dell’ottico, della rete distributiva e soprattutto l’assistenza (tecnica e commerciale). Fondatore e titolare di Vega, nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento per il settore e per questo ogni incontro diventa un’ottima occasione per farsi raccontare e spiegare come sta evolvendo il nostro settore.

Per prima cosa vorremmo fare il punto sulla sua azienda: cosa è cambiato e cosa cambierà?
“Devo dire che come tradizione non ci facciamo mancare né progetti né cambiamenti. Da segnalare un avvicendamento ed aggiornamento di marchi, in linea con le necessità e le tendenze del mercato. Oggi Vega distribuisce JOYSTAR, collezione dalle forme attuali e dal design ricercato realizzata completamente in Italia, WILLIAM MORRIS LONDON, collezione cosmopolita e declinata in prodotti in grado di rispondere alle esigenze di diverse tipologie di portatore, TREE SPECTACLES marchio italiano che sposa l’acetato di cellulosa realizzata in esclusiva con delle componenti giapponesi ad alto contenuto tecnologico.

A questi vanno aggiunti DE LOTTO, il gruppo CHARMANT, VUILLET VEGA, Reebok, Mr. Wonderful, Charles Stone, Me& Glenda. Devo poi aggiungere che dal 1 ottobre siamo anche distributori del marchio Smith di Safilo: si tratta di un marchio tecnico leader in Nord America ed apprezzato anche per le sue lenti particolarmente performanti. È la prima volta che Safilo affida una linea importante come Smith all’esterno. Voglio informare i nostri clienti che da gennaio 2023 diventeremo anche distributori ufficiali del marchio Bolon.

Da quando siamo nati nel 1990 abbiamo sempre lavorato puntando su aspetti profondamente concreti: mi riferisco alla serietà nel rapporto coi clienti, alla continuità dello stesso, alla capacità di assistenza tempestiva e performante. Caratteristiche che passano anche attraverso una rete commerciale strutturata ed efficiente.”

Quello degli agenti è un argomento sempre da leggere con cautela, però anche molto interessante da affrontare.
“Il ruolo dell’agente è fondamentale sia nel rapporto con l’ottico sia nella mediazione fra distribuzione e punto vendita. Un agente deve gestire un numero di marchi e collezioni congruo. Se ne ha troppi da proporre, finisce per non fare il proprio lavoro nel modo migliore a discapito dei suoi interlocutori: chi sta a monte e chi sta a valle. È giocoforza che se un agente per un qualsiasi motivo si dedica di più a un prodotto, finisce per danneggiare gli altri.

Le grandi industrie del settore hanno la possibilità di avere agenti monomandatari e quindi si proteggono da questa eventualità piuttosto bene. Nel caso di realtà più piccole spesso ci si affida a plurimandatari con il risultato che la stessa persona si trova a presentare prodotti in concorrenza fra loro, ma dietro ai quali esistono politiche commerciali e di assistenza estremamente diverse fra loro.

Questa è una tendenza che negli ultimi anni è molto cresciuta e di conseguenza ho deciso di affrontare la cosa all’interno della mia azienda in modo, spero, definitivo.

Come Vega avete un colpo d’occhio molto interessante: aziende internazionali e realtà ottiche che spaziano dal nord al sud Italia.
“Da un anno e mezzo a questa parte è cresciuta considerevolmente la richiesta di design, indipendentemente dal prezzo. È una tendenza che partendo dal Nord Europa, storicamente precursore di occhiali alternativi e di impatto che si slegano dalla “notorietà” di un marchio, si sta spostando a sud, piuttosto rapidamente.

Alla luce di questa considerazione, che consiglio darebbe agli ottici?
“Valutare con molta attenzione assortimenti e vetrine: il consumatore è sempre più informato e spesso ricerca marchi molto particolari. Io stesso a volte resto impressionato dalla conoscenza di marchi e tendenze da parte dei giovani.

Come Vega aiutiamo i nostri ottici proponendo loro una politica di cambi e resi molto vantaggiosi, proprio per dare la possibilità di avere colori e modelli sempre differenti, garantendo una rotazione di magazzino adeguata. Il nostro compito non è essere semplici distributori di montature: abbiamo deciso di affiancare e supportare davvero l’ottico e facciamo questo anche perché il mercato si muove molto più di quanto lui possa immaginare.

Il rischio è di cristallizzarsi sulla quotidianità e non rendersi conto che magari a soli pochi chilometri da lui ci sono colleghi che hanno un approccio completamente diverso al mercato. L’ottico ha davanti a sé un impegno gravoso e per affrontarlo deve sviluppare sempre più la sua imprenditorialità e la capacità di leggere e interpretare il mercato.”